Παρασκευή 6 Ιανουαρίου 2012

Η ΕΓΚΛΗΜΑΤΙΚΟΤΗΤΑ ΧΤΥΠΑΕΙ ΚΟΚΚΙΝΟ ΣΤΗΝ ΙΤΑΛΙΑ!


Πατέρας και κόρη από την Κίνα, δολοφονήθηκαν άγρια από ληστές στην Ρώμη. Πρόκειται για δύο ακόμη θύματα που προστέθηκαν στον μακρύ κατάλογο δολοφονιών με ληστεία στην ιταλική πρωτεύουσα. Συνολικά από την αρχή του χρόνου δολοφονήθηκαν 35 άτομα!!!
Το έγκλημα έγινε στο προάστιο Τορπινιατάρα, έξω από το σπίτι των μεταναστών. Ο πατέρας ήταν 31 ετών ενώ η κόρη του, ήταν βρέφος 9 μηνών!!! Το Πεκίνο αντέδρασε έντονα, ζητώντας από την Ιταλική Κυβέρνηση να προστατεύει τους Κινέζους πολίτες.
Η Ιταλία βρίσκεται όμηρη της εγκληματικότητας και σε αυτό παίζει σίγουρα ρόλο η οικονομική κρίση που έχει ενσκήψει και στην γείτονα χώρα.
Βεβαίως, παρά το ό, τι γίνεται στην Ιταλία, ο στόχος είναι πάντα η Ελλάδα, την οποία Ευρωπαίοι και  διεθνής παράγοντας γενικώς, δυσφημούν ως τόπο με υψηλή εγκληματικότητα και μάλιστα σε βάρος των μεταναστών!!!
Παρακάτω, αναδημοσιεύουμε το γεγονός, από το άρθρο της La Repubblica": 


Torpignattara, Alemanno: "Fermate le belve"
Il ministro: "Lo Stato è presente e lo dimostrerà"
Solidarietà alle vittime. Monta la polemica sulla sicurezza nella capitale. L'opposizione chiede le dimissioni del sindaco che ribatte: "I romani sono stanchi. Servono misure emergenziali". Pechino: "Tutelate i nostri concittadini"
I fiori lasciati sul luogo del duplice omicidio
Alla fine interviene anche il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri al termine della riunione al Viminale dedicata al delitto di ieri sera a Roma: "L'uccisione di una bambina di pochi mesi e del suo papà avvenuta sotto il portone di casa è un fatto che crea sgomento e che non può lasciare indifferenti. Ma lo Stato è presente e lo dimostrerà. Dobbiamo dare un segnale di grande attenzione alla comunità, ma anche restituirle serenità".

Per il resto dal presidente del VI municipio all'ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, solidarietà per le due vittime della rapina avvenuta nel quartiere di Torpignattara. Con l'omicidio del commerciante cinese di 31 anni e della sua figlioletta di pochi mesi sale a 35 il numero dei morti in un anno uccisi durante agguati, sparatorie e rapine. E l'ambasciata cinese chiede di "tutelare la sicurezza personale e patrimoniale dei cittadini cinesi in Italia".

Monta ancora una volta la polemica sulla sicurezza nella capitale. Dure critiche arrivano dall'opposizione che chiede le dimissioni del primo cittadino. "Non sembra di vivere nella capitale d'Italia", per il segretario romano del Pd, Marco Miccoli, "ma in una sperduta città del Messico dominata da bande criminali in cui la sera vige il coprifuoco e bisogna rinchiudersi in casa". Risponde il primo cittadino: "L'ultimo tragico episodio 
di violenza è veramente troppo. La pazienza di Roma e dei romani è finita. Ci sono belve criminali che agiscono nella nostra città che devono essere fermate a tutti i costi. Ci sono troppa droga e troppe armi che circolano nei quartieri più a rischio. Sono mesi che denuncio questa emergenza criminale ma le misure che fino adesso sono state attuate sono chiaramente inadeguate. Chiediamo al comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico che si svolgerà questo pomeriggio con la partecipazione del ministro e dei vertici delle forze dell'ordine di decidere insieme alla magistratura misure emergenziali per riprendere il controllo del territorio debellando un tessuto criminale che in questi mesi è cresciuto oltre ogni misura. Roma si attende fatti e non promesse".
E' emergenza criminalità nella capitale, quindi. Come conferma anche il delegato del sindaco alla Sicurezza, Giorgio Ciardi: ''Sappiamo che ogni giorno vengono rubate a Roma circa tre pistole. Ovviamente è tutto materiale rimesso in circolo nel mercato illegale e sottratto soprattutto ai privati. E' facile rimediare pistole a Roma". Lapidario il commento ieri, dell'ex sindaco Veltroni ("Mai vista una situazione del genere. Hanno tolto l'anima a una città, il senso di solidarietà e di comunità, e la violenza la fa da padrone) che oggi ha postato su Twitter: "'Hanno tolto l'anima a una città, il senso di solidarietà e di comunità. E la violenza la fa da padrone''. E riferendosi alla campagna elettorale di Alemanno nel 2008 fondata sul tema della sicurezza a Roma, l'ex primo cittadino ha aggiunto: ''Quella è stata una delle pagine più orrende della politica. Alemanno sul luogo di un assassinio per qualche voto. Un orrore".


"L'omicidio di ieri sera è una delle pagine più brutte della nostra città", incalza il segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli. E' giusto in un momento triste come questo esprimere tutta la solidarietà e la nostra vicinanza alla famiglia delle vittime e alla comunità cinese di Roma, sicuri che le forze dell'ordine assicureranno alla giustizia i responsabili. La morte di una bambina di pochi mesi e del suo papà - continua Miccoli - è il segno evidente di quanto Roma sia diventata una città insicura e violenta, in cui ogni giorno si registrano furti, rapine e omicidi. Non è questa la Roma che vogliamo, non vogliamo una città far west protagonista solamente delle cronache nere, una città dove solo nell'ultimo anno ci sono stati 12 agguati e 35 morti, in cui un sindaco, che ha sfruttato proprio la questione sicurezza per essere eletto, non ha poi mantenuto alcuna delle promesse fatte''. 

Solidarietà alla mamma "che ora deve sentire vicino il calore di tutta la città" è stata espressa anche dal presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, che ha sottolineato come "l'elenco dei fatti di cronaca ci propone il volto di una disgregazione e spesso di una solitudine di territori che si sentono abbandonati e lasciati alla mercè di scorribande criminali. Questo è intollerabile: va riscoperta una coesione sociale che unisca la città e insieme vanno costruite le condizioni affinché processi di infiltrazione della delinquenza, forse troppo a lungo negati, ora devono essere repressi". Oltre alla repressione, secondo Zingaretti, "bisogna riscoprire uno spirito di comunità che tolga spazi alla capacità di queste bande di sentirsi padrone nel nostro territorio e per questo serve l'impegno di tutti".

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